Progetto Aquero  utilizza la stampa 3D per estrarre acqua potabile dal nulla o meglio dall’umidità dell’aria.

Solo il 2,5% dell’acqua sul nostro pianeta è in realtà acqua fresca potabile, e meno della metà è in realtà sicura per noi che la consumiamo. La mancanza di acqua pulita e potabile non è solo un problema di coloro che vivono nelle regioni desertiche ; ci sono molte aree del mondo, dove i residenti non possono utilizzare le fonti locali di acqua dolce o a causa dell’inquinamento o semplicemente per l’impossibilità di rimuovere le impurità naturali. Ci sono anche persone che vivono in zone disastrate in cui il sistema di erogazione dell’acqua locale è stato interrotto e l’acqua contaminata.

Ma un gruppo di ricercatori del Progetto Aquero credono che la loro  bottiglia d’acqua auto-riempimento portatile e stampabile in 3D sia un modo per combattere questi tipi di scarsità d’acqua. Il loro prototipo MK1  è attualmente in grado di generare circa 50 ml di acqua all’ora in condizioni medie. Certo, questa non è una quantità enorme di acqua, ma è un salvagente un’emergenza una  fonte accessoria di acqua fresca.

Il processo utilizzato dal Project Aquero è in realtà molto semplice e si basa sul raffreddamento dell’aria che  produce  acqua. C’è un piccolo ma potente ventilatore sulla parte superiore del dispositivo delle dimensioni di una ventola di computer che soffia aria calda verso il basso su un dissipatore in plastica. Questa rapida variazione di temperatura provoca la condensazione dell’umidità  sulle pinne appositamente progettate da dove gocciolerà nella bottiglia di raccolta. Vi è anche un modello appositamente progettato con delle alette del condensatore che permettono il recupero dell’acqua  il più rapidamente possibile, aumentando la quantità di acqua che viene portata al punto di rugiada.

Il Progetto Aquero è essenzialmente un dispositivo deumidificatore  stampabile in 3d che è stato semplicemente ridotto fino alle dimensioni di una bottiglia di acqua . E’   la portabilità  ciò che rende il progetto così interessante. Il dispositivo finale di raccolta delle acque potrebbe essere incluso nel kit di sopravvivenza per le imbarcazioni di salvataggio o addirittura trasportato da escursionisti o persone in campeggio in aree remote.

Dal momento che quasi l’intero dispositivo è  stampabile in 3d, facilmente essere replicato e distribuito in momenti di emergenza. E anche aree sviluppate potrebbero beneficiare di un dispositivo a basso costo come questo. Organizzazioni come la FEMA potrebbero potenzialmente  usarli durante le operazioni di soccorso o di pulizia piuttosto di trasportare l’acqua potabile nelle zone colpite.

La Bottiglia di acqua ad auto-riempimento del progetto Aquero è ovviamente ancora in fase di sviluppo e ha ancora alcuni problemini da risolvere. Attualmente il dispositivo ha bisogno di essere alimentato, ma può essere facilmente collegato a dei piccoli pannelli solari in grado di fornire la potenza per alimentare  il ventilatore. Inoltre, i ricercatori stanno cercando il modo per purifica meglio l’acqua per garantire la potabilità. Essi stanno testando dei filtri a carbone integrati, e prevedono di includere una bottiglia in PET per facilitare l’irradiazione solare o grazie ad una lampadina Uv evitare la contaminazione batterica.
Se vi interessa il progetto potete fare unapiccola donazione nel loro sito Web : htp://www.projectaquero.com

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