Polymaker e Covestro annunciano l’offerta di tessuti per la stampa 3D
I tessuti per la stampa 3D sono stati presentati al TCT Asia 2020.


Aziende produttrici di materiali Polymaker e Covestro hanno stretto una partnership per rilasciare congiuntamente un’offerta di prodotti in tessuto stampato in 3D progettata per espandere le aree di applicazione per la stampa 3D.

Le aziende, la cui collaborazione pluriennale si è concentrata principalmente su materiali ad alte prestazioni, hanno presentato la loro nuova offerta al TCT Asia di Shanghai la scorsa settimana . Polymaker e Covestro credono che l’offerta di tessuti per la stampa 3D sarà di interesse per l’industria tessile, confrontando la produzione di massa con la personalizzazione di massa, offrendo anche vantaggi ambientali. La macchina Flex 510 di INTAMSYS e la stampante E2 di Raise3D sono state delineate come piattaforme di stampa 3D adatte per il tessuto di stampa 3D a causa della loro adattabilità a materiali flessibili.

Sviluppato dalle varianti dei materiali TPU e TPEE di Covestro, il tessuto per la stampa 3D è disponibile nelle durezze 90A e 95A, con tra due e cinque strati che vengono generalmente posati per stampare quello che è essenzialmente un tessuto 2D che può quindi essere integrato nelle tradizionali linee di produzione tessile con spreco minimo. Polymaker ha sviluppato un software per la progettazione e la suddivisione del tessuto di stampa 3D, consentendo agli utenti di accedere a stili di progettazione come il cambiamento di forma e il gradiente di densità per trame e motivi più unici e complessi. Il software consente inoltre agli utenti di integrare una vasta gamma di modelli e riempimenti per generare forza e traspirabilità dove necessario e facilitare i progetti che non possono essere realizzati attraverso le tradizionali tecniche di tessitura.

Un’applicazione che sarà delineata da Polymaker e Covestro è la produzione di tomaie per calzature. Con il tessuto di stampa 3D, i partner affermano che una tomaia completa di scarpe potrebbe essere stampata in 30 minuti, e quindi un’unica stampante che produce fino a 48 ogni 24 ore. Distribuendo una flotta di 30 macchine, ciò potrebbe equivalere a più di 10.000 tomaie per scarpe a settimana, con, in teoria, ognuna diversa dall’ultima: riunire personalizzazione e produzione in serie.

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