Il Jet Propulsion Laboratory della NASA ha pubblicato un video che mostra una visualizzazione tridimensionale di fiocchi di neve che si sciolgono nell’atmosfera. Il modello 3D potrebbe portare a una migliore comprensione di come la neve si scioglie e quindi a migliorare la prevenzione dei rischi.

Lo studio dei fiocchi di neve rimane molto importante nel prevedere il tempo e garantire la sicurezza umana in condizioni pericolose.

Il Jet Propulsion Laboratory della NASA, con sede a Pasadena, in California, ha recentemente messo insieme un modello numerico 3D di fiocchi di neve che si scioglie nell’atmosfera, un modello che potrebbe fornire una migliore comprensione di come la neve si scioglie.

Con questa nuova visualizzazione 3D, lo staff della NASA, guidato dallo scienziato Jussi Leinonen, spera di migliorare la sua capacità di rilevare la neve più pesante e più umida tramite i segnali radar. (La neve più pesante può rompere le linee elettriche e abbattere gli alberi, ed è quindi un grave pericolo per la sicurezza.)

Secondo gli scienziati del Jet Propulsion Laboratory, il modello 3D riproduce le caratteristiche chiave dei fiocchi di neve sciolti che sono stati osservati in natura. “Primo, l’acqua di fusione si raccoglie in tutte le regioni concave della superficie del fiocco di neve”, spiegano. “Queste regioni di acqua liquida si fondono quindi per formare un guscio di liquido attorno ad un nucleo di ghiaccio, e infine si trasformano in una goccia d’acqua”.

Lo straordinario rendering 3D di un fiocco di neve raffigura un fiocco di neve lungo meno di un pollice (un centimetro) e composto da molti cristalli di ghiaccio individuali le cui braccia si sono impigliate quando si sono scontrate a mezz’aria.

Poiché il modello 3D del fiocco di neve è molto dettagliato, è più utile per gli scienziati che cercano di capire la complessa relazione tra la caduta della neve e la grandine.

Le osservazioni effettuate con strumenti di telerilevamento producono un “profilo” radar dell’atmosfera che mostra uno strato molto luminoso all’altitudine dove la neve che cade e la grandine si fondono, più luminosa degli strati atmosferici sopra e sotto di essa.

“Le ragioni di questo livello non sono ancora particolarmente chiare”, spiega Leinonen, “e c’è stato un po ‘di dibattito nella comunità”.

La ricerca della NASA sui fiocchi di neve è stata pubblicata in un documento, “Simulazione di fusione del fiocco di neve usando l’idrodinamica levigata delle particelle”, sulla rivista Journal of Geophysical Research – Atmospheres .

 

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