Ekocycle Cube 2La stampante 3D che ricicla la plastica
Da oggetti di scarto a creazioni di design: la stampa del futuro non necessita di carta e inchiostro bensì di bottiglie in PET.

Il futuro parla green: la parola chiave è riciclare. Gli oggetti di scarto non sempre terminano la loro vita una volta gettati negli appositi cassonetti per la raccolta differenziata, esistono nuove opportunità per vivere ancora, lontano dall’inquinamento. Il design detta nuove regole e porta ad attingere a preziosi fonti, materiali in grado di contribuire alla creazione di fantasiosi oggetti da inserire nella quotidianità.

Chi consuma molte bottiglie di plastica avrà piacere a scoprire che, come diceva il celebre chimico Antoine Lavoisier, “nulla si crea, nulla si distrugge, ma tutto si trasforma”. Proprio così, la plastica può essere protagonista del futuro: Will i.am docet. Il famoso rapper e produttore discografico americano, conosciuto come membro dei Black Eyed Peas, sostiene che “le cose non possono finire, devono ricominciare”.

Non solo musica, il suo curriculum vanta diverse collaborazioni anche con il mondo tecnologico e, tra le ultime attività, lo si vede alle prese con un progetto innovativo in qualità di direttore creativo della azienda statunitense 3D Systems, specializzata nella progettazione di sistemi innovativi e di stampanti 3D. La sua missione è quella di “ispirare, modellare e dare impulso a tutte le iniziative della società al fine di spingere il pubblico di massa all’uso delle stampanti 3D”.

Chi era abituato ad usare stampanti semplicemente per avere su carta un documento, un grafico o ancora una qualsiasi immagine, la voce del futuro è l’Ekocycle Cube 3D, una trovata sostenibile progettata da Cubify che spinge ogni utente a rivedere il concetto di rifiuto.

Niente inchiostro, la stampante del futuro permette di creare oggetti tridimensionali partendo da bottiglie riciclate per il 25%, soprattutto quelle della Coca-Cola , partner ufficiale del progetto. La fantasia non conosce limiti, ogni cartuccia è in grado di trasformare l’equivalente di 3 bottiglie in PET da 500 ml in oggetti fashion: via libera alla voglia di creare ma, qualora venissero meno gli spunti, ogni macchina è precaricata con 25 modelli che suggeriscono capi di abbigliamento, custodie per cellulari, bracciali o vasi da materializzare.

Le stampe 3D vantano dunque di tutta la flessibilità della plastica delle bottiglie e, in quanto ad ingombro, hanno una grandezza massima di 6 pollici per 6, ovvero circa 15 centimetri, ed una risoluzione di 70 micron. Al momento però la voglia di stravaganza ha ancora dei limiti in quanto non vi è una vasta gamma di colori da utilizzare: la scelta deve ricadere infatti su nero, bianco e “naturale”, una sorta di trasparente, sfumature che richiamano le tinte dominanti in casa Coca Cola.

L’innovativa stampante sarà commercializzata entro la fine dell’anno ad un prezzo di 1199 dollari.

Livia Fabietti da lastampa.it

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