Diamo Uno sguardo al progetto WASP in corso al Parco tecnologico Shamballa a Massa Lombarda

COMUNICATO STAMPA

Parco Tecnologico sperimentale Shamballa di WASP 02Stampiamo insieme la prima casa di terra
Mentre la BigDelta lavora al Parco Tecnologico Shamballa
WASP organizza laboratori all’aperto e invita tutti i Maker

A Shamballa si lavora senza sosta ormai da alcuni giorni. Il Parco tecnologico di WASP, a Massa Lombarda (Ravenna) è un cantiere aperto in cui dal lunedì al venerdì procedono le sperimentazioni, ma nei week end non ci si ferma: mentre la BigDelta continua a stampare, all’ombra della tensostruttura ci si confronta per fare il punto della situazione e progettare le attività dei giorni successivi. Un confronto di lavoro, che WASP ora intende allargare a tutto il mondo Maker e in generale a chiunque senta la spinta a partecipare, avverta cioè il desiderio di dare il proprio contributo per la realizzazione concreta del sogno: la prima casa interamente stampata con materiali non inquinanti, reperiti sul territorio, un misto di terra e paglia impastato con l’aiuto di una molazza e di una motozappatrice.
Il metodo di lavoro è molto semplice: ad ogni problema una soluzione. Ogni giorno, in pratica, si fanno nuove scoperte, ci si confronta con piccoli e grandi ostacoli che di volta in volta vengono affrontati e superati. Dopo i test dei primi giorni, la prova iniziata sabato scorso e ripresa nel pomeriggio di lunedì si è rivelata molto convincente, tanto che abbiamo deciso di proseguire la stampa fino alla realizzazione della prima struttura abitabile.
I primi giorni di lavoro ci hanno fatto comprendere tante cose. L’impasto di terra e paglia è molto robusto e la grande quantità di paglia lo rende anche leggero. Una doppia elica interna crea un’armatura che dà una forte sensazione di robustezza. Attualmente siamo arrivati a un’altezza di circa 50 centimetri, stampando più di 400 quintali di materiale.
Dunque la strada è tracciata e nei prossimi giorni proseguiremo fino a raggiungere un’altezza che renda abitabile la prima struttura. Ma la performance potrà dirsi conclusa solo quando distruggeremo il prototipo, rimetteremo il materiale utilizzato al suo posto e la terra potrà essere di nuovo destinata alla coltivazione.
Il parco tecnologico Shamballa però non è solo BigDelta. La parola chiave infatti è autoproduzione. Nella visione della città ideale, casa, cibo, lavoro, salute, educazione e arte, tutte le esigenze di base dell’uomo devono essere affrontate tramite questo approccio, perché l’obiettivo è la costruzione di una microeconomia autosufficiente che produca il necessario per chi la abita. Così nei prossimi giorni faranno la loro comparsa al campo anche le altre stampanti di WASP. Prima fra tutte l’ultima nata, la DeltaWASP 3MT, una macchina che può stampare direttamente il granulo e questa è la novità più importante, ma cambiando estrusore si possono estrudere impasti (cemento, polimeri…). E c’è una terza funzione: è possibile inserire nella DeltaWASP 3MT un utensile che consente di fresare e permette di tagliare diversi materiali.

Verranno così realizzati gli arredi della casa ed è questo il tema del primo di una serie di laboratori all’aperto, che si svolgeranno sabato 23 luglio. Chi vorrà partecipare al confronto e alla progettazione potrà usare le stampanti. E lo stesso accadrà nei laboratori all’aperto che WASP organizzerà successivamente, sempre durante i fine settimana: dalla coltivazione verticale (spirale aromatica) alla ceramica, dalla stampa di piatti e bicchieri ai forni per terracotta. Nei giorni scorsi hanno partecipato attivamente alle sperimentazioni che si sono svolte al campo Shamballa i ragazzi del FabLab di Venezia. Ma l’invito è rivolto a tutti i maker che intendono passare dal sogno all’azione. Dunque vi aspettiamo al campo.

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