Wanderers: wearables for interplanetary pilgrims
capi stampati 3D che incorporano esseri viventi

Neri Oxman e un gruppo di creativi del Mediated Matter Group del MIT in collaborazione con Christoph Bader e Dominik Kolb ha sviluppato una tecnologia per creare attraverso una stampante 3D pezzi indossabili, realizzati in multi-materiale “vivente”.
Il progetto intitolato “Wanderers: wearables for interplanetary pilgrims”, è stato presentato all’EuroMold di Francoforte nell’ambito del seminario “sesto elemento: esplorare le bellezze naturali della stampa 3D”.

Stando a quanto sostiene il gruppo, hanno trovato un modo per «incorporare materia vivente in forma di batteri ingegnerizzati all’interno delle strutture 3D. La materia vivente all’interno di queste strutture in ultima analisi: trasforma l’ossigeno per la respirazione, i fotoni per vedere, la biomassa per mangiare, i biocarburanti per la movimentazione e il calcio per la costruzione».

Ciascuno dei capi indossabili — fatti di intricate strutture vascolari ottenute attraverso l’uso di una stampante 3D — è progettato per contenere vita e sostenere gli elementi contenuti all’interno.

I riferimenti iconografici usati da Neri Oxman sono terra, aria, fuoco ed acqua, ovvero quegli stessi elementi da cui l’uomo, fin dalla preistoria, fa derivare la vita.
Ma sono progettati per interagire con l’ambiente specifico di loro destinazione e generare quantità sufficienti di biomassa, acqua, aria e luce necessaria per sostenere la vita: alcuni sono in grado di fare la fotosintesi convertendo la luce in energia, altri bio-mineralizzare per rafforzare e accrescere ossa umane, altri fluorescenza per illuminare la strada nel buio.

Francesca Arcuri da frizzifrizzi.it

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