xyz-davinciGià un giornale sportivo azi il giornale dello sport perchè sente il bisogno di andare in ambito tecnologico e parlare di Stampa 3d ?

La stampante conquista la terza dimensione.
Ecco come funzione una stampante 3D, il nuovo oggetto del desiderio per gli amanti dell’hi tech. Con un filo di plastica si può costruire di tutto (anche a prezzi modici). E in futuro si potrà produrre con ceramica, cioccolato, zucchero e altri impasti commestibili

Direttamente dai libri di fantascienza alle scrivanie, per il momento di appassionati. La stampante 3D è un oggetto per creare, partendo da un filo di plastica, oggetti reali. Se in un futuro prossimo potrebbe far parte degli elettrodomestici di una normale casa, oggi è ancora un dispositivo riservato ai frequentatori di Fablab, ai maker come vengono chiamati tra i tecnofili. Ma non per molto. L’origine della macchina che crea è più vecchia di quanto si possa pensare e ha origine dalle invenzioni e dai brevetti creati negli anni ‘80 da Chuck Hull, oggi presidente di 3D Systems. I primi trent’anni di storia della stampa 3D sono prettamente professionali e industriali, ma nel 2005, dopo la scadenza di alcuni brevetti, il mondo dell’Open Source e Open Hardware dà vita al primo progetto per una stampante 3D a basso costo, capace di “autoreplicarsi”, in grado cioè di creare i pezzi necessari a costruire la successiva. Spazio alla fantasia e alla creatività anche grazie al progetto RepRap di Adrian Bowyer che permetterà a migliaia di intraprendenti sperimentatori di modificare, ricreare, interpretare e ottimizzare l’iniziale stampante chiamata Darwin.

PRIMA IN KIT, OGGI MONTATA! — Acquistare una stampante 3D, in scatola di montaggio o pronta all’uso, è diventato facile. L’investimento va da qualche centinaio di euro fino a qualche migliaio. E non pensate che si acquistino solo prodotti esteri, anzi sugli stand dei centri specializzati c’è della merce made in Italy di qualità. Kentstrapper è stato il primo produttore italiano e con il modello Volta, da 1.400 euro circa, offre un prodotto di terza generazione  . Da Wasp Project è invece possibile acquistare vari modelli, fra cui l’ormai storico PowerWasp che può anche essere accessoriato con una testa fresante  si trovano i vari modelli a partire da circa 1.400 euro). Sempre sulla stessa fascia di prezzo abbiamo Sharebot NG, proposta dall’azienda omonima  che con la sua quinta generazione di stampanti 3D offre al professionista una soluzione che semplifica al massimo il processo di stampa. Un sito dedicato al mondo della stampa 3D offre un elenco abbastanza completo dei prodotti disponibili a livello mondiale, con la possibilità di filtrare per tipo, per paese e altro ancora

IL FUTURO È… COMMESTIBILE — Con le stampanti 3D la fantasia si libera e – come si può vedere nel nostro video – basta veramente qualche semplice passaggio per dare a un’idea la consistenza di un oggetto finito. Con l’arrivo – previsto per il terzo trimestre di quest’anno – della prossima generazione di stampanti 3D, potremo anche noi usare materiali sempre più interessanti e creativi: dopo la plastica, le resine e i metalli, anche la ceramica, il cioccolato, lo zucchero e gli impasti commestibili. Mentre Barilla ha avviato un progetto in Olanda per creare la stampante 3D capace di produrre direttamente nei ristoranti la pasta fresca di forme ancora mai viste, anche noi avremo sempre più occasioni per creare qualcosa a livello personale, famigliare o professionale. Nel frattempo si può iniziare a familiarizzare con la tecnologia grazie anche ai software di modellazione 3D semplici e gratuiti con cui possiamo dare forma alle nostre idee. I più pigri possono accedere ai siti con decine di migliaia di modelli pronti per la stampa su cui gli utenti già in grado di creare i modelli li condividono con la comunità, in un continuo scambio e ricambio di idee che – presto o tardi – coinvolgerà attivamente anche chi inizialmente pensava di non essere in grado.

 Simone Majocchi da gazzetta.it

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