Una società cinese presenta la bio stampante 3d bioprinter PCPrinter BCTM 3D e annuncia l’inizio dei test clinici sull’uomo

PCPrinter BCTM 3D la prima biostampante per il bioprinting della cinese  Xi’an Particle Cloud Advanced Materials Technology 02Le innovazioni nel settore del bioprinting si susseguono anche se ipotizziamo che dovranno passare anni prima di veder un effettivo impiego sull’uomo. Ma con nostro stupore, una delle innovazioni più promettenti degli ultimi mesi – La stampa in 3d di strutture ossee ortopediche della società cinese Xi’an Particle Cloud Advanced Materials Technology- è già arrivata al livello successivo. In un forum tenutosi la scorsa settimana,la Xi’an Particle Cloud  ha presentato la propria stampante PCPrinter BCTM 3D, che si basa  sulla tecnologia di stampa 3D  FFP, agli  specialisti di assistenza sanitaria e ai potenziali investitori e produttori. Hanno anche annunciato che le sperimentazioni cliniche sono imminenti.

Nelle loro parole, la PCPrinter è il dispositivo più avanzato di bioprinting 3D oggi sul mercato, e, come abbiamo già visto pochi mesi fa, possiamo sicuramente dire che è promettente. Come forse ricorderete, la Xi’an Particle Cloud Advanced Materials Technology ha sperimentato con successo un impianto osseo su un coniglio nel marzo di quest’anno, in collaborazione con i medici  dell’ospedale militare  Xijing a Xi’an. Durante l’intervento chirurgico, Un osso ortopedico stampato in 3d  è stato impiantato nel piccolo animale   chiamato ‘Speranza’. Per quelli di voi preoccupati per le sorti di Speranza, il coniglio era  presente al forum, e sembrava in ottime condizioni.

La Xi’an Particle Cloud Advanced Materials Technology   sviluppa strutture ossee artificiali biomimetiche identiche, che condividono tutte le caratteristiche fisiche e chimiche delle ossa, complete di strutture dei pori, di biocompatibilità e con la necessaria resistenza meccanica.

L’osso biostampato  utilizzato in chirurgia dovrebbe funzionare esattamente come qualsiasi altro nel corpo del coniglio, tranne una qualità molto speciale: può essere utilizzato anche per favorire la rigenerazione ossea e tissutale. Infatti, la stampante PCPrinter 3D è progettata come strumento per incoraggiare le ossa a riformarsi, per realizzare strutture biologiche dei tessuti molli e per il rilascio controllato di farmaci. In breve, potrebbe essere uno strumento molto utile per l’intero campo medico. Non c’è da meravigliarsi che il pubblico presente al forum fosse entusiasta dalle prospettive innovative di questa macchina.

‘Questa biostampante utilizza la più avanzata  tecnologia  di  stampa 3D del biomateriale al mondo  , che consente la produzione di strutture ossee precise, personalizzabili e biodegradabili: impianti  bionici artificiali che sono perfetti per confrontarsi  con i parametri di dimensione  , forma e porosità del paziente’.

Il CEO dell’azienda Yang Kun spiega. ‘La stampante è ampiamente usato nella rigenerazione ossea e nella rigenerazione di strutture biologiche dei tessuti molli e anche nel rilascio controllato dei farmaci o di altri materiali. E’ quindi un equipaggiamento perfetto per gli esperti in biologia , per i ricercatori della scienza dei materiali, per gli ingegneri dei tessuti e la somministrazione di farmaci in aree interne.’ Yang Kun ha inoltre rivelato che i test clinici sull’uomo cominceranno nel giro di poche settimane.

Ora questa speciale tecnica di stampa 3D è  stato nominata più volte, ma per spiegare meglio: FFP sta per Filament Free Print  e assomiglia un po’ alle tecniche di stampa FDM 3D, ma affronta alcuni dei problemi comuni associati con tale tecnologia. In particolare, la tecnologia FDM classica è limitata dalla qualità del materiale plastico, dai costi elevati, dagli sprechi di materiale e dall’incapacità di creare miscele accurate dei materiali. La Stampa FFP 3D evita questi problemi poichè  estrude direttamente il polimero o le particelle ceramiche con  altissima precisione. Tali particelle possono essere estruse con o senza una fase di riscaldamento preliminare.

Inoltre a disposizione degli scienziati troviamo un’ampia gamma di polimeri compositi e molte opzioni per materiali biodegradabili. Per le strutture ossee stampate in 3d , le miscele di materiali inorganici presenti nelle  ossa umane (come idrossiapatite, una forma naturale di calcio) possono semplicemente essere miscelate con delle particelle di collagene e con acqua deionizzata 5 volte per diventare un impasto ceramico estrudibile. Una volta riscaldato in una testina di stampa , è un perfetto ‘filamento’ per la stampa 3D di strutture ossee naturali ed è stato utilizzato per il coniglietto Speranza

Visto che la sperimentazione sugli animali ha avuto successo ora si passa alla sperimentazione sugli uomini . (Trattasi di ospedale militare…. ). Ma alla fine potrebbe essere la prima vera applicazione di Bioprinting a diventare una vera terapia.

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