3D Printed Canal House di Amsterdam 03Sbocciano i negozi “3D print”
Il settore consumer è all’apice: dai servizi su strada ai “service” online. Mentre
i produttori di stampanti 3D desktop non riescono a stare dietro agli ordini

Gartners società specializzata nell’analisi dei mercati tecnologici ha pubblicato un rapporto per il quale ha anche compilato un grafico che illustra gli scenari per la crescita di diverse tecnologie rivoluzionarie. Il grafico è caratterizzato da un primo picco che rappresenta l’entusiasmo e le aspettative iniziali, seguito da un calo e poi da una nuova curva di crescita, meno ripida ma più duratura. Se la stampa 3D industriale si trova già in questa seconda fase, quella consumer è in cima al picco d’entusiasmo solo che, come ha confermato al Corriere anche lo stesso Terry Wohlers, della società di analisi Wohlers Associates, per il momento non accenna a calare.

Lombardia, Lazio, Puglia e Sicilia
Proprio in questo spazio “consumer” si sta verificando il maggior fermento. Negozi di stampa 3D – o 3D Print Shop – stanno nascendo in tutto il mondo, anche in Italia. Ne sono stati aperti a Berlino, Londra, Parigi, Stoccolma, Lisbona ma anche in Lombardia, Lazio, Puglia, Sicilia e molti altri apriranno a breve. Da questo punto di vista l’Italia detiene già due primati invidiabili.

A Milano, Idea Factory
Idea Factory, che ha aperto a Milano lo scorso aprile è il primo negozio di stampa 3D dotato di un sintetizzatore laser, una stampante di fascia industriale da 200.000 euro. I soci fondatori credono fortemente nel futuro di queste tecnologie e hanno investito moltissimo per mettere a disposizione di qualsiasi consumatore una delle più avanzate stampanti 3D sul mercato, la EOS Formiga P110, per trasformare le proprie idee in realtà. Basta inviare il file stampabile per email e poi fare una visita nel nuovo concept store per ritirarlo.

Un service anche online
Il punto vendita stesso è un vero e proprio concept store di nuova generazione, con spazi aperti per il co-working e una fabbrica in vetrina. Il gigantesco sintetizzatore laser infatti, è in bella vista, in una delle sette vetrine, mentre un team di modellatori 3D lavora non stop per dare vita alle idee dei clienti, anche effettuando scansioni 3D per operazioni di “reverse engineering”. Oltre a produrre oggetti come collane, braccialetti, decorazioni, case per smartphone e occhiali dalle forme impossibili, il team ha già stretto accordi con importanti società. Per esempio hanno realizzato un modello dei nuovi grattacieli che stanno sorgendo nel modernissimo quartiere City Life. Presto lanceranno anche un sito in cui ognuno potrà personalizzare i propri oggetti prima di farseli stampare.

Idee infinite
“Quando le persone scoprono cosa è possibile realizzare attraverso la stampa 3D si aprono scenari incredibili”, spiega Mattia Aroldi, uno dei tre soci fondatori. “Tutte le aziende e un numero sempre più vasto di professionisti può beneficarne in moltissimi modi, dalla realizzazione di modelli architettonici e di design industriale alla produzione finale di oggetti personalizzati, decorazioni per vetrine e persino piccole serie di gadget e articoli da regalo”.

Il franchise 3DiTaly
Con negozi aperti a Roma (il primo 3D Print Shop in assoluto in Italia), a Pescara, a Ragusa e uno in apertura a Milano, 3DiTALY è il primo franchise di stampa 3D in Europa. Nessuno nel continente ha ancora aperto due negozi con lo stesso marchio e nel mondo l’ha fatto solo MakerBot (a New York e Boston), società leader nel settore della stampa 3D consumer. I negozi di 3DiTALY puntano sulla vendita di stampanti “desktop” made in Italy come quelle di WASP e Sharebot e su una forte dedicazione all’aspetto educativo, organizzando in continuazione corsi e workshop dedicati ai privati ma anche alle scuole.

Il cioccolato di Modica
Lo scorso 11 maggio 3DiTALY ha aperto il suo terzo negozio nella splendida Ragusa Ibla, in Sicilia. Per rendere l’evento ancora più memorabile ha chiesto al produttore italiano di stampanti 3D WASP di modificare una delle sue macchine per usare, al posto della plastica fusa, la cioccolata di Modica, famosa in tutto il mondo per la sua consistenza fragrante e delicata, la stessa che Sciascia definì “l’archetipo” del cioccolato.

Digitale e naturale
L’Antica Dolceria Bonajuto, la più antica cioccolateria della Sicilia, ha raccolto l’invito a collaborare, mettendo a disposizione la propria esperienza in modo che, partendo da punti fermi imprescindibili, come il rispetto per materie prime e per le caratteristiche del prodotto, la sperimentazione potesse dare vita a qualcosa di speciale e allo stesso tempo assolutamente naturale.
shadow carouselI negozi per la stampa in 3D

Il nuovo negozio
“Anche se si tratta di un esperimento, i risultati sono stati assolutamente incoraggianti”, ha raccontato al Corriere Antonio Alliva, uno dei soci fondatori di 3DiTALY. “Ora però la nostra attenzione è già tutta focalizzata sul prossimo grande evento che organizzeremo per l’apertura del nuovo punto vendita a Milano, il prossimo 14 giugno, in via Morosini, vicino a Piazza 5 Giornate e all’Istituto Europeo di Design”.

Viaggio in Europa
Altri negozi stanno aprendo in tutte le città Europee. Se a Milano, oltre a Idea Factory e 3DiTALY c’è anche ItalyMakers, a Lisbona siamo recentemente andati a vistiate lo splendido negozio 3D Spot, il primo in Portogallo, mentre a Berlino abbiamo avuto la possibilità di visitare il primo 3D Print Shop della capitale tresca, Dimension Alley. Uno degli aspetti che ci ha colpito di più è che, paradossalmente, per quanto entrambi siano basati su modelli di business affascinanti ed entrambi siano trascinati dall’entusiasmo, il negozio più attivo con progetti avanzati e altamente complessi è quello sud europeo.
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3D Spot in Portogallo
Se Dimension Alley e altri 3D Print Shop nordici, come MakerPark di Stoccolma, puntano più sull’aspetto educativo e sulla vendita di oggetti ai consumatori, 3D Spot è un vero e proprio studio, con 6 modellatori e un team complessivo di 12 persone (tra cui i 4 soci fondatori). Grazie alla minore concorrenza da parte di studi professionali e alle società di prototipazione rapida già esistenti, come accade in Germania, il negozio, oltre a stampare e vendere oggetti, ha già stretto contratti di alto livello con società importanti come TAP (le aerolinee portoghesi) e alcuni grandi studi di architettura locale.

Unico limite, la creatività
Tutto questo è possibile attraverso l’uso di tre macchine da circa 2.000 euro presenti in negozio, appoggiandosi a servizi internazionali, come Shapeways, per stampare i progetti più grandi. Oggi, infatti, una piccola stampante “desktop” garantisce una qualità degli oggetti paragonabile a macchine che fino a una decina di anni costavano più di 30.000 dollari. Gli unici limiti diventano la creatività e la dimestichezza dei software di modellazione; grazie alla stampa 3D le barriere alla crescita e allo sviluppo economico non sono più fisiche ma solamente mentali.

di Davide Sher da corriere.it

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