Una casa sulla Luna: l’Europa si prepara a costruirla con la stampa 3d
L’uomo sulla Luna potrebbe stanziare su una base creata da una stampante 3D. In un video, l’Esa ha svelato i piani per costruire la prima stazione lunare dove ospitare esseri umani. Non solo un giorno, ma chissà, magari per lunghe missioni. Nei piani dell’Agenzia spaziale europea, la struttura, dotata di camera pressurizzata, potrà ospitare fino a quattro persone.

“Potranno, un giorno, gli astronauti stampare invece di costruire una base sulla Luna?” si domanda l’Esa. Ma a quanto pare sapendo già che la risposta è affermativa. Dal video infatti si deduce che il progetto è reale, anche se ancora in fase di studio. Gli esperti sostengono che la base così pensata potrebbe essere pronta entro i prossimi 40 anni.

Le stampanti 3D, d’altronde, sono ormai una realtà e, anche se non ancora sul mercato di larga scala, sono pronte per essere utilizzate sul campo. Ed è ormai certo che, in un futuro non troppo lontano, potremmo stampare a casa i nostri oggetti, proprio come ora stampiamo documenti e fotografie.

L’Esa è convinta che la tecnologia offra un potenziale strumento per agevolare l’insediamento lunare con costi ridotti per la logistica. Il 90 per cento dei materiali necessari per costruire la struttura esiste infatti già sulla Luna, cosicché solo i robot e i componenti leggeri, come i gonfiabili e i connettori, dovranno essere portati dalla Terra, in un modulo tubolare che può essere ospitato da razzo spaziale.

Per quanto riguarda l’inchiostro 3D, il serbatoio potrebbe essere costituito da una struttura cellulare chiusa cava simile a schiuma. Lo studio di architettura Foster + Partners, che collabora con l’Esa a questo progetto, ha precisato di progettare spesso strutture adatte a condizioni climatiche estreme sulla Terra, e quindi di saper sfruttare i benefici ambientali derivanti dall’utilizzo di materiali sostenibili locali.

Roberta de Carolis da nextme.it

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