Europa guarda a prendere l’iniziativa in 3D Stampato Edilizia Turbativa

La stampa 3d sta diventando sempre più centrale. Quindi non è una sorpresa che i paesi di tutto il mondo stiano compiendo notevoli sforzi per comprendere l’impatto che questa tecnologia potrebbe avere e per assicurarsi un vantaggio strategico nell’ambito dell’innovazione. Gli Emirati Arabi Uniti stanno già spingendo per la stampa 3D, in particolare nel settore delle costruzioni visti gli uffici stampati in 3d a Dubai. Essi non sono i soli a puntare sulle costruzioni anche la Cina sta spingendo in questa direzione come per esempio con l’inaugurazione di una casa antisismica. Le Filippine inseguono con un hotel stampato in 3d  e la Russia ha fatto scalpore con la sua casa stampata in 3d .
Se l’Europa sembra non essere attiva in questo settore non è per mancanza di interesse.

Il ​​mese scorso agitatori di idee e visionari si sono incontrati per condividere informazioni sulla tecnologia di produzione additiva e per discutere circa il ruolo che l’Europa giocherà nella stampa 3D. L’evento, organizzato da Larsen & Partners in collaborazione con la loro compagnia Printhuset, ha ottenuto il tutto esaurito con oltre 160 persone provenienti da 7 paesi europei.
Nell’incontro è emerso che l’Europa non sembra essere protagonista a livello mediatico nel mondo della stampa 3d . Soprattutto in considerazione delle risorse mirate e investite al di fuori del continente Europeo.  Ma non è veramente così infatti  “Già oggi il 60% di tutti i progetti di stampa 3D relativi alle costruzioni sono in Europa e risulta chiaro che la tecnologia sarà dirompente e rappresenterà un grande potenziale nel risparmio di manodopera e nei nuovi materiali oltre anche alle direzioni cinesi”, ha detto Larsen & Partners CEO Henrik Lund-Nielsen. “In Europa le costruzioni in 3d a causa delle condizioni climatiche integrate devono essere incluse nel concetto di stampa 3D con soluzioni per l’isolamento e la gestione dell’umidità. Tali soluzioni semplicemente mancano nei progetti realizzati in Asia e questo è un potenziale europeo da non sottovalutare“.

Alcuni esperti nelle costruzioni 3d presenti erano  il professor Olaf Diegel (Università di Lund, Svezia), fondatore Enrico Dini (D-Shape, Italia), il professor Zoubeir Lafhaj (Ecole Centrale de Lille, Università in Francia) Henrik Lund-Nielsen, CEO (Larsen & Partners)
L’Europa non è ancora emersa come leader mondiale indiscusso, ma se seguite l’industria delle costruzioni stampa 3D in Europa, avrete sentito parlare di Enrico Dini, uno dei suoi principali sostenitori che è sicuramente il migliore apostolo della tecnologia in Europa.
Ciò che è emerso dalla conferenza è che nel prossimo decennio cominceranno a spuntare in ogni quartiere case stampate in 3d.
“Entro 3-5 anni ci aspettiamo che la stampa di costruzione 3D venga utilizzata  per i singoli componenti degli edifici , ha detto Kaare Flindt Joergensen, Concept Development Manager presso NCC Construction.
Se l’Europa vuole rimanere a galla nel settore, o meglio assumere un ruolo di leadership ha bisogno dell’ impegno dei governi europei per migliorare l’integrazione e l’innovazione ci vorranno molto più che iperboli e visionari appassionati serviranno direzione ed investimenti.

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