Come la stampa 3D sta cambiando l’industria dei cosmetici

I prodotti di ogni giorno che riempiono una casa sembrano abbastanza semplici da realizzare. Tuttavia, la maggior parte richiede un complesso processo di stampo. Innanzitutto, un liquido viene versato in una cavità dello stampo. Dopo che si è asciugato, lo stampo viene rimosso per rivelare il nuovo design in plastica.

Articoli come bottiglie di plastica, distributori di sapone e bottiglie di medicinali sono tutti realizzati con questo processo. La maggior parte dei cosmetici arriva anche in contenitori di plastica realizzati con rilasci di muffe.

L’ascesa della stampa 3D ha reso più semplice che mai la progettazione di forme complesse senza la necessità di uno stampo. La tecnologia sta avendo un impatto significativo su diversi settori, incluso quello cosmetico.


La stampa 3D non sostituirà completamente lo stampaggio ad iniezione. In molti casi, i produttori combinano i due metodi.

Ad esempio, la stampa 3D è preferita per la prototipazione, poiché è economica e facilmente trasportabile. Lo stampaggio a iniezione, d’altra parte, è veloce e altamente ripetibile, ideale per chi desidera produrre contemporaneamente un enorme volume di parti.

Gli esperti concordano, tuttavia, che la stampa 3D può avere un impatto notevole sull’industria cosmetica.

Un approccio personalizzato al trucco
Nel 2014 è stata presentata la prima stampante portatile per il trucco 3D – Mink coniata, una combinazione di trucco e inchiostro -. Invece di una custodia in plastica, i consumatori possono selezionare il trucco stampato su un foglio di carta sottile. Utilizzando l’app Mink, i consumatori scelgono una foto, quindi stampano l’intera immagine o un colore specifico.

In 15 secondi, puoi avere un’intera palette di trucchi stampati – inclusi ombretti, fard, cipria, ecc. – in una creazione personalizzata fino a 16,7 milioni di tonalità. Grace Choi, l’inventore della stampante, afferma che presto saranno disponibili rossetto, lucidalabbra e smalto.

Chanel ha deciso di utilizzare la stampa 3D nel suo pennello mascara. Il marchio afferma di poter stampare micro cavità direttamente nelle setole del pennello, consentendo un’applicazione regolare e uniforme senza grumi. Il nuovo design delle setole evita anche la necessità di ripetere il pennello. Il prodotto è sul mercato e viene venduto in tutto il mondo.

Questo cambiamento rivoluzionario è uno dei primi da quando Revlon ha introdotto il classico design del tubo e della spazzola a spirale nei primi anni del 1900. Il nuovo mascara, chiamato Le Volume Revolution, avrà senza dubbio un impatto sul mercato. Altri produttori seguiranno le orme del marchio?

Un marchio cosmetico con sede a Shanghai è destinato a sconvolgere il settore con la missione di sviluppare cosmetici adatti alle donne asiatiche. Gli scienziati hanno utilizzato modelli di pelle e tecnologia a bio-inchiostro per creare con successo pelle stampata, completa di derma, epidermide e membrana basale.

Molti ritengono che questa svolta potrebbe portare a una riduzione dei test sugli animali nell’industria cosmetica. Inoltre, la stampa 3D di tessuti vivi consente ai marchi di cosmetici di investire più ricerca nello sviluppo di prodotti personalizzati.

Una routine di cura della pelle avanzata
Le maschere che promuovono la salute della pelle sono estremamente popolari. Al CES 2019, Neutrogena ha presentato il suo nuovo prodotto stampato in 3D, MaskiD. Ogni maschera è realizzata per adattarsi al viso di chi lo indossa , con ingredienti adatti a soddisfare specifici problemi della pelle, come l’acne o la secchezza.

La tecnologia funziona con uno smartphone e l’app MaskiD. Collegare il dispositivo Skin360, che esegue la scansione delle dimensioni dei pori e dei livelli di umidità della pelle, quindi offre consigli. Se non hai Skin360, ti verrà chiesto di compilare un questionario e fare un selfie. Successivamente, una maschera viene stampata in 3D per soddisfare le tue esigenze specifiche.

La stampa 3D ha già avuto un impatto sul settore cosmetico. Molti marchi si stanno orientando verso la nuova tecnologia come un modo per creare design innovativi e offrire un’estrema personalizzazione. Alcuni marchi hanno già fatto il salto, ma altri seguiranno l’esempio? Solo il tempo lo dirà.

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