stampante 3d casalingaCreare oggetti con la stampante 3D
A Bologna ora lo si impara a scuola
Al Liceo Malpighi un progetto pilota sulle nuove tecnologie

Nelle economie più avanzate la tecnologia corre a gran velocità e la scuola italiana, una volta tanto, tiene il passo. Succede al Liceo Malpighi di Bologna, dove stamattina è stato presentato agli studenti il progetto pilota 3d-Makers@School. Tradotto: come realizzare un prodotto, a partire dalla sua ideazione fino all’oggetto rifinito nella sua forma, grazie all’ausilio della stampante in tre dimensioni, tutto questo attraverso i passaggi intermedi di progettazione e modellizzazione. E se nella sede principale del liceo l’attività sarà extracurriculare, cioè si svolgerà di pomeriggio coinvolgendo una 20ina di studenti, nella succursale di scienze applicate di Castel San Pietro il lavoro sarà portato avanti durante le ore di lezione fino alla fine dell’anno scolastico, coinvolgendo i docenti di disegno, matematica e informatica. L’impiego della stampante 3D si sta diffondendo nelle realtà produttive più evolute, anche perché consente di veder nascere fisicamente il prodotto a grande distanza da dov’è stato concepito, lavorando online.

Elena Ugolini, preside del liceo Malpighi, spiega com’è nata l’iniziativa: “Il progetto si è sviluppato grazie all’idea del prof. Maurizio Sobrero, docente di Ingegneria economico-gestionale all’Università di Bologna, che ha grande attenzione all’educazione dei ragazzi e al modo in cui possono affacciarsi al mondo. Mi ha fatto la proposta del progetto, che prevede il passaggio dall’ideazione di un oggetto fino alla sua realizzazione con l’uso della stampante 3D, che sta rivoluzionando le tecniche di produzione nel mondo”. Tramite il prof. Sobrero è stata contattata l’università americana di Stanford, che su queste tematiche ha elaborato un protocollo ad hoc, creando un network internazionale di scuole.

Il protocollo è stato adottato anche dal liceo Malpighi e ora se ne verificherà l’efficacia su studenti e docenti coinvolti. Collabora al progetto anche l’associazione MakeinBo, che sta promuovendo l’uso di stampanti 3D soprattutto nelle start up di nuova generazione basate sul concetto di fab lab, dove si fa ricorso a tecnologie e modalità di lavoro di ultima generazione. Per spiegare meglio le potenzialità di 3d-Makers@School, il liceo Malpighi ha invitato anche Simone Di Piazza, responsabile dell’area progettazione di Ducati Moto.
FRANCO GIUBILEI
BOLOGNA da lastampa.it

Lascia un commento