KentstrapperI responsabili di Kentstrapper alcuni punti fermi sulla nuova tecnologia

Domande e risposte sulle stampanti 3D

Costi, diffusione, possibilità operative e influenza sul design. L’innovativa tecnologia delle stampanti in 3D, potenzialmente rivoluzionaria, deve confrontarsi con questi tre fattori. Ecco come i responsabili di Kentstrapper hanno risposto alle domande relative a queste problematiche.

Quale sarà il costo al pubblico della vostra stampante?
“Attualmente forniamo un modello entry-level, la “Galileo Next”, disponibile sia in kit sia già assemblata ai prezzi di 660€ + iva e 950€ + iva. Per il nuovo modello, di cui abbiamo lanciato un contest online per trovare il nome, è disponibile in pre-ordine ad un prezzo indicativo di 1240€ + iva per il kit e 1440€ + iva per l’assemblato”.

Quando le stampanti 3D saranno abitualmente utilizzate da molte persone?
“Sebbene la tecnologia della stampa tridimensionale a basso costo si sia diffusa solo da pochi anni nel nostro paese, il pubblico ha risposto in modo molto positivo e diversi privati, aziende ma anche istituiti  e scuole in generale si sono già dotati di una stampante 3D. Ci auguriamo che nei prossimi anni tale diffusione sia ancora maggiore e che chiunque lo desideri possa possedere una di queste macchine. Per diffondere la conoscenza di questa tecnologia stiamo portando avanti con dei collaboratori il progetto printing at school in modo da permettere ai diversi istituti e scuole di mostrare ai vari scolari quali opportunità possa offrire una tecnologia del genere”.

Quali oggetti “stamperanno” la maggior parte degli utilizzatori “normali”?
“Inizialmente queste macchine sono nate per realizzare dei prototipi a basso costo, ma ben presto si sono affermate per realizzare delle piccole autoproduzioni. Gli user di programmi di CAD tridimensionale sono in grado di progettare e modellare gli oggetti più vari per poi dar loro “forma tangibile” termofondendo un materiale plastico. C’è inoltre chi utilizza questa tecnologia per fare piccole riparazioni domestiche, come stamparsi ad esempio il manico della macchinetta del caffè che si è rotto.
Per usare queste macchine tuttavia non occorre avere necessariamente conoscenze di modellazione, online si trovano infatti diversi siti di raccolta di modelli tridimensionali già adatti ad essere “stampati” e che possono essere scaricati gratuitamente. Chiunque può ad esempio stamparsi un grazioso soprammobile oppure qualche accessorio come un braccialetto o parti di ricambio per qualche modellino Oltre agli utenti “normali” poi ci sono i diversi “professionisti” che usano la stampante 3D per realizzare oggetti specifici del proprio settore, da calici e bicchieri a giocattoli ed action figures, dalle placche craniche  per uno studio medico al prototipo di una flangia di supporto per un motore.
Le possibilità ed i campi applicativi di questa tecnologia sono praticamente infiniti”.

Quale impatto avrà sul design la diffusione di questi macchinari?
“Non siamo esperti del settore, ma da quello che abbiamo potuto osservare nel campo della moda questa tecnologia è già stata impiegata per realizzare vestiti e scarpe personalizzate, uno studio di design con cui abbiamo collaborato ha organizzato una mostra con lavori nati dal connubio di oggetti di arredamento moderni e parti plastiche realizzate con questa tecnologia.
A parte questo la stampa tridimensionale permette finalmente al designer di poter osservare fisicamente una sua idea o suo concept: un conto è vedere un oggetto su uno schermo un altro e poterlo toccare con mano capendo anche dove e come apportare eventuali correzioni sul modello di partenza”.

da lastampa.it

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