Cine le casette stampate in 3d 02Stampa 3D: 10 case costruite in un giorno, ad un costo irrisorio

Alcuni giorni fa vi abbiamo raccontato il progetto dello studio di architettura olandese DUS Architects, che ha iniziato ad Amsterdam i lavori per la casa sul canale che sarà costruita con la tecnologia della stampa 3D: per la realizzazione completa saranno necessari tre anni. Al netto del fatto che il progetto olandese è più che altro un esperimento, alla luce della notizia in arrivo dalla Cina si può tranquillamente dire che i costruttori della casa di Amsterdam se la stanno decismente prendendo comoda.

Shanghai WinSun Decoration Design Engineering Co è infatti riuscita a costruire (o meglio a stampare) 10 case in un giorno, anche in questo caso sfruttando la tecnologia della stampa 3D. Nel caso la notizia non fosse sufficientemente stupefacente, si può anche aggiungere che il costo di fabbricazione di ognuno di questi edifici è stato di appena 30.000 yuan, ossia poco più di 3.500 euro.

L’azienda cinese ha comunicato di aver raffinato il processo di produzione, che si basa sull’utilizzo di una gigantesca stampante 3D, per anni. WinSun possiede inoltre 77 brevetti nazionali per materiali da costruzione, come gesso e cemento rinforzati con una speciale fibra di vetro.

La maxi-stampante di WinSun ha dimensioni impressionanti: 150 metri di lunghezza, 10 di larghezza, 6,6 di altezza. Ma nonostante l’enorme stazza funziona esattamente come qualsiasi stampante 3D da scrivania, con ugelli che spargono su una superficie strati di materiale. In fase progettuale possono ovviamente essere inseriti altri elementi come tubature, materiali isolanti, linee elettriche e spazi per le finestre.

Ma oltre a costi e velocità di produzione, c’è un altro elemento che fa guardare con particolare interesse al progetto di WinSun: il materiale di stampa è stato infatti prodotto utilizzando scarti di costruzione. Come spiegato dall’amministratore delegato di WinSun, Ma Yihe, l’azienda cinese ha in programma di creare 100 impianti di riciclo nel paese (uno ogni 300 km) dove raccogliere questo materiale di scarto, che sarà poi separato e processato per poter essere riutilizzato all’interno della mega-stampante 3D.

Di Alessandro Martorana da it.ibtimes.com

Lascia un commento