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Il colosso dell’IT presenta la sua nuova tecnologia di stampa 3D in arrivo da qui a due anni. Sprout, invece, è un PC con proiettore e tappetino touch integrati. Mouse e tastiera? Vade retro
Roma – Hewlett-Packard, il colosso tecnologico dalla doppia anima e tradizionale forza motrice del mercato delle stampanti su carta, è quasi pronta a invadere anche il nascente mercato della stampa 3D con la nuova tecnologia Multi Jet Fusion. Che si farà attendere ancora un po’, ma supererà di gran lunga quanto disponibile ad oggi.

Multi Jet Fusion (MJF) è la concretizzazione della volontà – ancora in divenire e non completamente finalizzata in tutti i dettagli, a quanto pare – già espressa in passato da HP di avere un ruolo da protagonista anche nel settore del 3D printing, con i primi prodotti concreti basati sulla nuova tecnologia in arrivo entro il 2016.

L’adozione di MJF permetterà alle stampanti 3D di HP di essere 10 volte più veloci del modelli oggi disponibili sul mercato, sostiene la corporation, avrà un costo più accessibile e stamperà oggetti più resistenti. Il target a cui saranno indirizzate le stampanti sarà quello aziendale, ma HP non esclude di offrire l’accesso alla tecnologia anche ai clienti consumer sotto forma di servizio a pagamento.

Tecnicamente parlando, MJF è in grado di garantire performance superiori grazie al fatto che la stampante 3D realizza l’intera superficie del modello prima di procedere alla stampa dei particolari, ed è intenzione di HP adottare altri tipi di materiali (usando colore, ceramica e metallo) oltre a quelli termoplastici usati oggi. L’obiettivo finale è quello di offrire proprietà cromatiche identiche a quelle della stampa tradizionale su carta, mentre i prototipi già disponibili stampano in nylon fuso con un livello di accuratezza fino a 20 micron.

Oltre a preparare il futuro delle stampanti 3D – un futuro che potrebbe anche significare la morte commerciale dei piccoli player sin qui attivi su un mercato che sta rapidamente evolvendo, e che infatti soffrono in Borsa in seguito all’annuncio di MJF – HP pensa anche a “reinventare” il PC eliminando mouse e tastiera e basando tutta l’interazione su tappetino touch e proiettore integrati su un corpo all-in-one.

Sprout, questo il nome del nuovo esperimento di HP, è dotato delle caratteristiche proprie di PC (processore Intel Core i7, schermo touch da 23″, HDD da 1 Terabyte, OS Windows) ma si controlla solo tramite touch usando una tastiera virtuale o qualsiasi altro “oggetto” proiettati dal sistema multi-camera (RealSense 3D di Intel) alloggiato in alto sullo schermo. Un sistema che al primo impatto sembra una soluzione alla ricerca di un problema.

Alfonso Maruccia da punto-informatico.it

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