Il metodo volumetrico di stampa 3D di EPFL può stampare oggetti in pochi secondi
I ricercatori dell’Istituto Federale Svizzero di Tecnologia di Losanna (EPFL) hanno aperto la strada a un nuovo metodo di stampa 3D volumetrico che consente la produzione di oggetti piccoli e morbidi in pochi secondi. L’approccio di stampa 3D ad alta precisione potrebbe avere importanti applicazioni nei settori medico e bioprinting, consentendo la rapida produzione di apparecchi acustici, scaffold cellulari e altro ancora.

Sviluppato dal Laboratory of Applied Photonics Devices (LAPD) dell’università, il metodo di stampa volumetrica 3D è stato in parte ispirato dalla tomografia, un processo di imaging medico che utilizza scansioni di superficie per costruire un modello di un oggetto. Attingendo a questa tecnica, il team di ricerca ha creato un sistema in cui un materiale liquido, un bio-gel o una plastica liquida, viene polimerizzato da un modello di luce laser esposto da più angolazioni.

“Tutto dipende dalla luce”, ha affermato Paul Delrot, CTO di Readily3D , una società spin-off di EPFL. “Il laser indurisce il liquido attraverso un processo di polimerizzazione. A seconda di ciò che stiamo costruendo, utilizziamo algoritmi per calcolare esattamente dove dobbiamo mirare i raggi, da quali angolazioni e a quale dose. “

In questa fase, il processo è in grado di produrre strutture che misurano fino a 2 cm con una precisione di 80 micrometri. Secondo quanto riferito, la stampa di un oggetto di questa scala richiede meno di 30 secondi. Mentre i ricercatori continuano a sviluppare il processo, mirano a creare stampanti su larga scala con la capacità di stampare strutture fino a 15 cm di dimensione.

La tecnica volumetrica in attesa di brevetto, introdotta dal team EPFL, è già in viaggio verso la commercializzazione, attraverso la società spin-off Readily3D, che continuerà a sviluppare e infine a commercializzare il sistema.

“Le tecniche di stampa 3D convenzionali, note come produzione additiva, costruiscono le parti strato per strato”, ha affermato Damien Loterie, CEO di Readily3D. “Il problema è che gli oggetti morbidi si sono fatti rapidamente cadere in questo modo.”

Grazie alla sua velocità e metodo, questa nuova tecnica potrebbe superare queste sfide. Nel campo della bioprinting, potrebbe essere utilizzato per produrre delicati scaffold carichi di cellule per la creazione di tessuti o organi. In effetti, i ricercatori stanno già lavorando con un chirurgo per sviluppare e testare le arterie stampate in 3D usando la sua tecnologia. Secondo Loterie, i risultati stanno già mostrando risultati promettenti.

Poiché il processo è compatibile con polimeri liquidi e idrogel, potrebbe anche essere utilizzato per produrre apparecchi acustici e protezioni per la bocca personalizzati. Secondo Christophe Moser, capo del LAPD, la capacità della tecnologia di stampare rapidamente parti in silicone o acrilico che non richiedono finitura potrebbe essere interessante anche per i mercati del design e dell’interior design.

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