Madre de dios ma quante usi si aprono adesso ??

Stampa 3D di metallo liquido: mi faccio un Terminator

Una nuova tecnica permette manipolare metallo liquido a temperatura ambiente.
Stampare in 3D e assemblare metallo liquido a temperature ambiente. Lo hanno fatto ricercatori dell’Università del North Carolina; il loro obiettivo non era scatenare il panico rievocando il T1000 di Terminator, ma guardando i risultati è inevitabile pensare al film del 1991.

Come avevamo anticipato nel dicembre 2012, gli studiosi hanno creato una lega di gallio e indio che è semiliquida già a temperatura ambiente, e tramite un preciso ugello di stampa hanno creato sfere, fili e piccole lettere, nonché strutture capaci di autosostenersi. Incredibile, per quanto un po’ inquietante.

In particolare, l’ugello crea delle piccole sfere di metallo, sulla cui superficie si forma immediatamente un “guscio” di ossido che evita il collasso. L’ossido non compromette la conduttività, e avvicinando più sfere tra loro si possono assemblare diverse forme, e nel caso dei fili abbiamo elasticità e flessibilità. “Il sottile strato di ossido sulla superfice del metallo permette la formazione di strutture meccanicamente stabili, forti abbastanza da resistere alla forza di gravità e alla tensione superficiale del liquido”, si legge nell’articolo che presenta la scoperta.

Il progetto è stato mantenuto segreto per circa quattro anni. “La cosa interessante” ha affermato uno dei ricercatori “è che i liquidi non si comportano così normalmente. I miei fili dovrebbero rompersi in una pioggia di goccioline, e le mie strutture si dovrebbero fondere in un budino”. Eppure non succeede, grazie appunto all’ossido di metallo; in altre parole si verifica qualcosa di simile alla “sferizzazione” nota nella cucina molecolare – grazie allo strabiliante Ferran Adrià.

Cucina a parte, questo nuovo modo di lavorare il metallo potrebbe rivelarsi utile nella realizzazione di oggetti d’uso quotidiano, come per esempio gli auricolari; i loro fili spesso si rompono, ma se fossero realizzati con questo metallo liquido potrebbero autoripararsi. Proprio come il T1000.

di Valerio Porcu da tom’s hardware da tomshw.it

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