3ditalyIl cioccolato di Modica si stampa in 3D

Il cioccolato a Ragusa si stampa in 3D. Qui, nel cuore antico della città, a Ibla, verrà presentato un prototipo di stampante 3D che estrude cioccolato, in occasione dell’inaugurazione di 3DiTALY, l’11 maggio.

Per la prima volta nel nostro paese l’artigianato locale e le nuove tecnologie si sono unite insieme per creare un prodotto famoso: la cioccolata di Modica. Il prototipo della stampante è ancora in una fase sperimentale, ma gli esiti fanno ben sperare. Il sistema è nato dalla collaborazione tra due realtà molto diverse: l’Antica Dolceria Bonajuto, la cioccolateria più antica della Sicilia, e 3DiTALY, la neonata azienda dedicata alla stampa 3D che utilizza nuovi hardware open-source.

E i risultati sono positivi, merito anche della materia prima utilizzata: la cioccolata di Modica, famosa in tutto il mondo per la sua consistenza, le cui origine vanno ricercate nella civiltà cerimoniale azteca. Tale tecnica fu portata a Modica nel XVI secolo dagli Spagnoli durante la loro dominazione. Una ricetta rimasta invariata nei secoli, ma che oggi incontra la tecnologia. Senza burro e grassi, tale cioccolata si è dimostrata particolarmente adatta alla lavorazione tramite una stampante 3D, dopo vari test a diverse temperature.

Come si produce il cioccolato con la stampante 3D? La pasta di cioccolato viene fusa ad una temperatura di circa 31 gradi. Viene poi versata in una normale siringa da pasticceria, a sua volta applicata al braccio meccanico della stampante. Un motore stepper passo-passo applica poi una leggera pressione attraverso un perno sulla sommità della siringa, in modo da permettere l’estrusione del filamento di cioccolata dal beccuccio sottostante. Spostando lentamente la siringa tramite il braccio meccanico sugli assi la macchina crea strato su strato piccole opere tridimensionali fatte di cioccolata.

“L’Antica Dolceria Bonajuto ha raccolto con entusiasmo l’invito a collaborare, da sempre la nostra convinzione è che il concetto di antico non significhi vecchio ma si tratti invece di un bagaglio di esperienze continuamente in progresso che partendo da punti fermi imprescindibili (rispetto per materie prime e caratteristiche del prodotto) possono sempre essere messe al servizio della sperimentazione,” ha detto Franco Ruta, titolare dell’azienda Bonajuto.

Ma il team di 3DiTALY assicura che questo è solo l’inizio. L’obiettivo sarà quello di fornire a tutto il Paese nuovi strumenti per “reinventare l’arte della pasticceria, in modo da stimolare creatività e competitività”.

Francesca Mancuso da nextme.it

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