La crescita di 3DHubs : Ha raggiunto le 22 mila stampanti 3d messe in rete.

i modelli di stampanti 3d usati da 3dhubsA ispirare 3dHubs sono state le stampanti 3d che rimanevano inutilizzate, infatti decise di metterle in rete e di far stampare il più vicino possibile al cliente gli oggetti desiderati. Ora hanno raggiunto 22 mila stampanti in rete in tutto il mondo pronte a stampare le più svariate richieste usando i più svariati modelli di stampanti 3d.

Bram de Zwart, co-fondatore di  3DHubs spiega come ha lasciato il suo lavoro presso un importante produttore di stampanti 3D dopo aver lavorato nel settore per quattro anni. Perché? Egli, insieme al co-fondatore Brian Garret, hanno sicuramente avuto una idea brillante. Volevano trovare un modo per ottenere di più da quelle stampanti 3D che rimanevano ferme  quando i loro proprietari non le usavano per i loro progetti.

Così, hanno lasciato il lavoro per concentrarsi sul lancio di 3Dhubs  ad Amsterdam nel 2013; la visione originale era di essere l’ “Airbnb della stampa 3D.”E lo hanno fatto anticipando qualsiasi idea simile in un settore totalmente nuovo.

Ecco cinque cose che de Zwart e Garret hanno fatto per rendere la loro visione  una realtà di successo.

La prima cosa è stata una  piattaforma molto semplice come  Launchrock landing page e Google Sheets per poter monitorare le interazioni tra clienti e proprietari di stampanti 3D. Questo tipo di strategia di implementazione semplificata ha permesso loro di essere intimamente connessi alle parti in causa e alle loro dinamiche. De Zwart sottolinea che a volte si sono anche un po’ troppo fatti coinvolgere  nella transazioni. Intervenendo personalmente quando qualche intoppo nasceva tra cliente e fornitore.

A forza di incontrare così tanti produttori e appassionati, hanno poi deciso di lanciare  “Unlock your City” una campagna che ha incoraggiato i partecipanti a ottenere le loro città rappresentate all’interno della rete della stampa 3D. Questa è stata una strategia di roll-out iniziale sviluppata organicamente che ha risposto esattamente alle esigenze della comunità della stampa 3D.

Poi hanno istituito l’Ambassador Program, Una specie di organizzazione di sindaci virtuali basata sull’idea del Community Major , che ora consiste di 70 persone che hanno la funzione di organizzare e coordinare. Il loro ruolo è quello di organizzare eventi e momenti di contatto non solo virtuale nella comunità loro affidata per farla crescere e per renderla più coesa  . E’ un  ottimo modo per garantire che le persone a rimangano in contatto se c’è qualcuno intorno disposto a farsi carico di mantenere viva la comunicazione e le idee che fluiscono attraverso la propria comunità!

La terza cosa implementata  è stata l’apertura verso le aziende di stampa 3D già presenti sul territorio. Per esempio, la società olandese Ultimaker ha cominciato a farsi pubblicità su 3dhubs mettendo un volantino in tutte le loro scatole in consegna. Altre aziende sono salite a bordo visto che l’accordo le poneva in una situazione win-win.

Quando usiamo la  parola rete, spesso noi pensiamo al networking online. Ma quando  3Dhubs la usa nel riferirsi ai suoi primi giorni significa una vera rete fisica faccia a faccia che è molto meno comune nell’era di Internet. Nei primi tempi a 3dHubs  incontravano le persone faccia a faccia: questo ha costruito la solida infrastruttura di comunicazione, e facilitato il Major Programme. In realtà, solo alla fino  del 2014 3dHubs ha lanciato la sua rete di comunicazione on-line, talco. Come sappiamo, la comunicazione on-line ha molti grandi benefici, ma niente batte l’incotro faccia a faccia tra gli appassionati di stampa, Ed è per questo che vedete così tanti eventi in stile meet-up nel calendario settimanale di 3dHubs.

Ultimo cosa ma non meno importante, spiega de Zwart è stato un passo palesemente evidente e ma molto difficile fare: diventare degli opinion leader del settore. Pubblicando un rapporto mensile sul comportamento dei consumatori e l’intera industria, 3dHubs  è in grado di contribuire con dati importanti per evidenziare le tendenze del settore e le esigenze dei clienti della stampa 3D. Questo è oro per molte società di ricerca disposte a pagare per questo, ma hanno anche  una versione gratuita del rapporto aperto a tutti. Inoltre 3D Hub pubblica la  migliore guida sulle  stampanti 3D, con informazioni di prima mano sulle stampanti 3D di tutto il mondo. Non c’è niente altro di simile là fuori!

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